Procida capitale della cultura e della bellezza
Da pochi giorni Procida, l’isola di Arturo, di Graziella e… del Postino (fig.1) è stata proclamata Capitale della cultura per il 2022 e subito mi sono messo al lavoro per preparare un libro, ricco di foto a colori, da regalare ai miei amici, nelle more voglio illustrare alcuni aspetti salienti di questa splendida isola, che merita di essere conosciuta.
Procida (fig.2) ha una lunga storia, con vari popoli che l’hanno dominata: Calcidesi, Siracusani, Greci ed infine Romani. Dopo le devastazioni da parte di Visigoti e vandali, l’isola cadde sotto la corona Sveva, che la diede in feudo ad una famiglia Salernitana alla quale apparteneva il famoso Giovanni da Procida (fig.3), uno degli eroi dei vespri siciliani nel 1282, che fece anche edificare un castello. Divenuta feudo dei D’Avalos, nel 1534 subì una grave incursione da parte del pirata Kahir Ed Din, detto il Barbarossa (fig.4).Ulteriori scorrerie piratesche indussero una parte della popolazione a trasferirsi sulla terraferma, dando luogo alla località Monte di Procida, e chi rimase a realizzare torri di difesa e cinte murarie. Sotto Carlo III divenne sito reale per soddisfare la passione venatoria del sovrano.